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LA ‘PRIMAVERA’ DI BOTTICELLI: UN’OPERA RINASCIMENTALE

La Primavera è stata realizzata da Botticelli nel 1482. In questa pittura sono presenti nove personaggi, tutti appartenenti alla mitologia grecolatina: 
Il personaggio più scuro a destra è Zefiro, la personificazione del vento di primavera e si sta avvicinando a una donna, la ninfa Clori che viene messa in cinta da Zefiro. Accanto alla coppia c’è Flora, la personificazione della primavera, che è la stessa Clori trasformata dalla gravidanza avuta con Zefilo.

Al centro della scena si trova Venere e sopra di lei Eros, figlio della dea, che rappresenta la forza motrice della vita. A sinistra di Venere, ci sono le tre grazie che stanno ballando e che sono legate tra loro attraverso un complesso intreccio di dita.

L’ultima figura più a sinistra è Mercurio, estraniato dalla scena, il quale sta allontanando le oscure nuvole che minacciano la fine della Primavera. Zefiro è la personificazione del vento . All’interno della scena c’è un bosco ombroso e con un grande prato fiorito, stracolmo di molteplici fiori.


L’opera rivela molti degli ideali del Rinascimento. La primavera, che è il tema dell’opera, è la stagione rinascimentale: la rinascita dei fiori e la fertilità. I personaggi grecolatini ci rimanda all’ideale classico della bellezza, riprendendo i principi dell’antichità classica. La presenza di Mercurio, in una composizione sulla Primavera, rappresenta la rinascita del commercio in questo periodo, in cui una nuova classe – la borghesia – stava crescendo.

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